L'ULIVO E LA FARFALLA - 2012 olio su tela 13 x 18
L'ULIVO E LA FARFALLA - 2012 olio su tela 13 x 18

 

 

 

I MIEI SEDICI

 

 

ANNI


 

 

 

MALINCONIA

 

La mia malinconia

mi riporta

alla macchia dei glicini

che contrasta alla vista

lo splendente verde

delle nuove foglie

 

Al luccichio delle onde

all'orizzonte

che si confonde con

la linea violetta

del cielo

 

Mi sembra

di volare

sui tetti

 

febbraio 1971

 

140

 

PIOVE

 

Mi faccio scivolare

addosso

un'acqua viva

di alghe

che scorre e mi lascia

coperta

di verde.

 

19 aprile 1971

 

141

 

PIOVE ANCORA

 

Piove

 

Con gioia guardo

la sabbia macchiata

di gocce

 

Mi sento scivolare

rivoli

sulle braccia

 

il mare è di un verde

che invoglia

a gettarsi

tra gli schizzi delle creste

per essere

onda

Mi sembra di

mettere le foglie

di crescere

 

Il cielo è infinito

anche quando le nuvole

toccano i tetti

 

Mi perdo

se alzo la testa

per guardare

 

Seduta sul bagnasciuga

i piedi bagnati

dal risucchio

ti penso

 

E sorrido.

 

5 giugno 1971

 

 

142

 

VECCHIO BORGO

 

Il brulicare delle foglie

dei pioppi

argentei e silenziosi

sul fiume

 

Sulla corteccia

cammina

un bruco

gibboso

colore della casa

a picco

sull'acqua

e sui cocci

levigati

 

Il ponte di pietra

massi di fiume

squadrati

 

I vecchi

volti terrosi

scolpiti

scheggiati

occhi di gatto

tranquilli

 

Il cantare delle schiuma

contro le radici

immerse

e gli occhi di

una camomilla

su un sasso.

 

11 giugno 1071

 

 

143

 

TRISTEZZA

 

Respiro dagli occhi.

 

21 luglio 1971

 

 

144

 

FRATELLO ULIVO

 

Beato te

ulivo

che te ne stai

cantando

canzoni di foglie

e di cortecce

e ti lasci drogare

dall'aria di vetro

incantato

 

Beato te

ulivo

che conosci i baci

timidi

della luna

il rossore del sole

che cade

il violino in sordina

del vento

che lusinga i tuoi rami

le tue radici

 

Beato te

ulivo

che ti fai tendere

la mano

dalla pioggia che scende

che ti fai accarezzare

dall'aria

senza pudore

che tutto ti copre

Che conosci le canzoni

del fiume

le lunghe serenate

delle zanzare

le grida

in lontananza

delle rane

 

Beato te

ulivo

che ritrovi il colore

delle stelle

tra i tuoi occhi

di corteccia

Che ti fai sollevare

dal vento

e urli con lui

nella sera

 

Beato te

ulivo

che conosci con le tue radici

salde

il calore della terra

che ti sporcherà sempre

di amore

fino che tu

ulivo

non sarai

terra

e lei terra

 

ulivo.

 

28 luglio 1971

 

 

145

 

TRAMONTO

 

La mia città

è immersa

nel fumo del crepuscolo

 

I campanili

emergono

tra gli strati sfilacciati

di nebbia

 

Si cristallizza

il rosso azzurro

del cielo

 

Netti i cipressi

muovono piano

Sull'erba arsa

si adagia

il freddo

 

E' il mio cuore

che dorme

su quella pace.

 

15 settembre 1971

 

 

146

 

COPERNICO

 

Il polline di un fiore

tra le dita

e sentirsi sperduti

vagare nel buio

in un vuoto senza fine

dove brillano di solitudine

astri freddi

e ignoti

 

Vagare spaventata

galleggiare

la braccia allargate

gli occhi stretti

affondare

sentirsi schiaffeggiare

di vuoto

comprimere le vene

schiacciare le membra

accorciare le gambe

 

Toccare tra le dita

il polline di un fiore

che neppure si vede

nell'infinito

e sentirsi

molto piccoli.

 

2 dicembre 1971

 

 

147

 

YOU ARE A CANNIBLE,

 

I WANT TO DIE

 

Tutto con i buchi della

solitudine

Tutto senza sbattere

le ciglia

Tutto fermo

Tutto vecchio

Tutto saputo

Tutto uguale

 

Nulla mi dice niente

Niente mi dona la felicità

 

La felicità è un cannibale

voglio morire

 

La luce senza

bagliori

Il vuoto ripieno

di grilli

di scarafaggi orribili

che si muovono

Le mie dita graffiate

di vuoto

La mia gola riempita

di te

 

Tu sei un cannibale

voglio morire.

 

12 novembre 1971

 

 

148

 

GARGANO

 

Amore nato dall'acqua

dalla sabbia

col profumo delle salsicce

sul fuoco

 

Tu sei l'amore profumato

dall'allegria del bicchiere

pieno

l'amore delle canne

di fiume

delle mani bagnate

sulla mia pelle

bagnata

delle conchiglie

bianche

affondate nel calore

della sabbia

 

Tu sei l'amore degli occhi

spaventati

delle poche parole

stonate

con quello che mi dicevano

le tue dita

 

L'amore dello squillare

del cielo

l'amore prepotente

che ci abbracciava

anche se i tuoi occhi

si abbassavano

stupiti

sulle conchiglie

sotto l'acqua


silenziose.

 

11 agosto 1971

 

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